Storia Forza & Costanza

…di Federico Bassani

Di sport praticato, a Martinengo, si cominciò ad intravedere qualcosa nel 1902, quando in Lombardia erano presenti pochissime realtà sportive.
Da qualche tempo, in paese, cominciarono a circolare notizie sul fatto che qualcuno si stesse muovendo per dare vita ad una società, un gruppo che potesse fare dell’attività fisica la propria prerogativa. Fu così che, nel 1902, nacque La Martinengo, la prima società sportive del paese, che, in quanto rappresentante del mondo laico, non era vista di buon grado da tutti. Tre anni dopo, infatti, Martinengo vide i natali di una seconda società, la Forza & Costanza, grazie alla tenacia del prevosto don Tomaso Tomasoni e di due stretti collaboratori, Raimondo Pagnoni e Giovanni Rota. A differenza de La Martinengo, ben chiaro fin dall’inizio fu lo spirito cattolico che animò il neonato gruppo.
La scelta del nome della società non fu casuale. Il Movimento Sportivo Cattolico, fra la fine nel 1800 e i primi anni del 1900, aveva messo radici profonde nel nord Italia e anche a Martinengo trovò terreno fertile.
Nomi come Forza & Costanza (Martinengo 1905), Forza e Coraggio (Milano 1870), Forte e Veloce (Cologno al Serio), Forza e Costanza (Brescia) erano dei veri e propri motti popolari, atti a cancellare dalla mente della gente che i cattolici erano deboli e fiacchi, diceria che a quei tempi era sulla bocca di tanti.
Inizialmente la Forza & Costanza si occupò solo di ginnastica, più in voga di altre discipline e più facile da praticare, per minore necessità di spazio.
Il calcio arrivò solo sei anni più tardi, nel 1911, per lo più praticato a livello oratoriano. Del resto, nei primi anni di vita, la Forza & Costanza era affiliata solamente alla Federazione Diocesana degli Oratori Bergamaschi, che periodicamente organizzava manifestazioni multisportive, che raggruppavano tutte le società orobiche di quegli anni.
Fin dalla fondazione della Forza & Costanza i dirigenti si guardarono bene dal coinvolgere atleti forestieri, perché l’obiettivo principale era quello di dare un’opportunità ai ragazzi di Martinengo.
Passati i primi anni di rodaggio e assestamento, venne la guerra del 1915-18. In tutta Italia l’attività sportiva ufficiale venne interrotta.
La Forza & Costanza cercò di tenere duro, per non sparire come invece fecero molte altre società vicine. Il campo dell’oratorio venne chiuso e le partite (sporadiche) si disputarono al centro sportivo, allora chiamato Tiro a Segno, con porte senza reti e terreno in terra battuta, pieno di buche.
Solo verso il 1919 la situazione cominciò a tornare ad una relativa normalità.
La Forza & Costanza continuò con ginnastica e calcio, al quale, gradualmente, aggiunse il ciclismo. All’inizio degli anni Venti, poi, la Forza & Costanza prese definitivamente piede, soprattutto dopo la fondazione nel 1919 della sezione di atletica. Nel 1922 ai dirigenti della Forza & Costanza venne l’idea di costruire un campo da calcio tutto per sé. Proprio Raimondo Pagnoni era proprietario di un vasto appezzamento di terra, situato a nord di Martinengo, in direzione Ghisalba, che era stato utilizzato fino ad allora come orto e sul quale venivano coltivate, in particolare, le prelibate patate. Di lì a poco grazie al lavoro di tante persone, giocatori compresi, divenne il nuovo terreno di gioco della Forza & Costanza.
Nel 1927, nel pieno del regime dispotico di Benito Mussolini (fondatore del Fascio Italiano di Combattimento), venne, infatti, deciso di rivoluzionare o sopprimere tutto ciò che riguardava l’ambito extra lavorativo.
Forza & Costanza e La Martinengo, furono inglobate nell’Opera Nazionale Dopolavoro Martinengo, una sorta di calderone contenente di tutto e ancor di più. Erano tempi molto bui e duri, superati a fatica.
Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale (1939), l’intero mondo sportivo italiano si fermò nuovamente, a distanza di circa trent’anni dal primo stop.
Il campo sportivo della Forza & Costanza fu messo da parte e venne destinato a coltivazione di granoturco e patate, gestito da Raimondo Pagnoni in qualità di proprietario, prima che i tedeschi lo utilizzassero come deposito di mezzi da guerra, senza, ovviamente, tante cortesie. Passata la guerra, poco alla volta, le cose andarono migliorando e, pian piano, l’attività della Forza & Costanza si concentrò solo sul calico, con risultati alterni.
Una svolta, invece, la si ebbe nel 1971, con la nascita del settore giovanile. Fu una scelta davvero azzeccata che consentì alla società martinenghese di creare un vasto serbatoio di ragazzi, dai quali prendere gli elementi migliori da inserire nella prima squadra. E, grossomodo, è la stessa politica che stanno portando avanti i dirigenti in questi anni, dove il calcio ha avuto un impennata vertiginosa dei costi e, a fronte di tanti fallimenti e sparizioni, la Forza & Costanza è ancora viva e vegeta più che mai.

In tempi piu’ recenti dopo un periodo per lo più trascorso militando nel campionato di prima categoria nell’anno 2006 la Forza & Costanza è stata promossa nel campionato di Promozione dove a gareggiato dal 2006 al 2008 anno in cui è avvenuta la storica promozione al Campionato di Eccellenza dove ha militato nella stagione 2008-2009. Dalla stagione successiva dopo l’esperienza di un campionato di così alto spessore per lo sport martinenghese la società partecipa al campionato di Promozione.